E’ molto raro che sul mercato arrivino adventure di alta qualità, quindi la presentazione di Destination: Treasure Island da parte della Kheops Studio è giustamente motivo di gaudio. Il gioco si basa sul seguito del classico romanzo d’avventura di Louis Stevenson, L’Isola del Tesoro, e si colloca temporalmente quattro anni dopo la fine della storia originale. Jim Hawkins ora è capitano della nava, e parte per un’altra caccia al tesoro, tallonato da un gruppo di spietati pirati che sperano ovviamente di riuscire a soffiarglielo. Il percorso di Jim è reso difficoltoso da un gran numero di enigmi che dovrà risolvere per poter proseguire. Il gioco consiste primariamente nell’esplorare le diverse location, con parecchi puzzle logici con cui cimentarsi; talvolta, le soluzioni possibili possono essere più di una, e l’effetto prodotto è quello di un inaspettato colpo di scena. Le tue ricerche sono assistite dagli enigmi (che fungono da ispirazione e si rivelano spesso sorprendentemente utili) del vecchio Mr. Silver, proposti sotto forma di lunghi indovinelli in rima. Francamente, però, la maggior parte dei puzzle richiede davvero solo un minimo di logica per trovare la facile soluzione. La parte artistica è come al solito stupefacente: il gioco è vivido e vibrante di splendidi colori. Il sole è sempre brillante, il cielo blu, l’acqua limpida e la vegetazione lussureggiante; quello che non possiamo non notare è la carenza di animazioni e di dialoghi, il che rende il gioco un po’ datato. Comunque, alla fine dei conti, Destination: Treasure Island è una magnifica adventure. La grafica eccellente, la trama in qualche modo bizzarra e gli ottimi puzzle contribuiscono a mettere il gioco in ottima luce. Gli appassionati di ogni età potranno trovarvi avventura, eccitazione e divertimento!