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Pathfinder: Lost at Sea gioco
4.35
20

Pathfinder: Lost at Sea

Genere: Oggetti Nascosti

Questa strana storia è accaduta in Scozia! Nel nuovo gioco gratuito intitolato Dark Parables: Curse of Briar Rose Collector's Edition ti troverai a viaggiare attraverso questo magnifico Paese, e indagando dovrai riuscire a rivelare la vera storia della Bella Addormentata! Questo è un gioco dedicato ai veri fan delle adventure! Scaricalo subito gratuitamente e ammira l'esclusiva Collector's Edition, che include salvaschermi animati, sfondi per il desktop e un'utilissima Guida Strategica Interattiva!

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PATHFINDER: LOST AT SEA RECENSIONE DI DOUBLEGAMES

   
   

Ultimamente, abbiamo giocato con un’infinità di giochi che parlano di isole deserte, ma la maggior parte degli sviluppatori non ci ha dato l’idea di essersi impegnati troppo duramente nel tentativo di soprendere i giocatori. A questo proposito, la ERS G-Studio ci presenta Pathfinders: Lost at Sea, un’altra avventura del genere Oggetto Nascosto che ti vede accompagnare un brillante professore mentre esplora una strana isola, improvvisamente apparsa nell’Oceano Atlantico. Tanto per cominciare si tratta di un gioco, strettissimamente legato alle classiche meccaniche del genere, che offre le solite liste di oggetti da cercare mentre ti sposti da una location all’altra. Possiamo affermare che, ancorché Pathfinders: Lost at Sea si posizioni tra i titoli meno difficili, rimane comunque pienamente godibile. Le grafiche, in particolar modo, sono perfette, e gli oggetti sono di norma piuttosto inerenti alla trama. E’ molto positivo il fatto che gli elementi da trovare siano di ragionevoli dimensioni e intelligentemente sparsi per le location. Anche se i mini-giochi sono abbastanza classici, gli sviluppatori sono riusciti a intrecciarli scaltramente con le varie vicende del gioco. Non esiste cronometro, e anche i troppi clic sbagliati vengono penalizzati solo con un breve “freeze” del cursore. il gioco offre un buon valore di ripetizione, in quanto alcuni oggetti cambiano di posizione tra una partita e l’altra. ci sono tuttavia alcuni elementi davvero piccoli, che rendono davvero impegnativo il completamento della ricerca senza utilizzare i suggerimenti. Fortunatamente, anche se la “ricarica” è piuttosto lenta, il sistema di aiuti, illimitati, funziona egregiamente. Concludendo, possiamo affermare che Pathfinders: Lost at Sea non sia uno dei giochi più difficili e impegnativi che ci siamo trovati di fronte; tuttavia, si tratta di un prodotto molto ben realizzato nel quale gli sviluppatori hanno cercato di inserire anche argomenti di riflessione in ogni suo aspetto. La qualità generale è pertanto ben sopra la media…provate, per convincervene!

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Ultimamente, abbiamo giocato con un’infinità di giochi che parlano di isole deserte, ma la maggior parte degli sviluppatori non ci ha dato l’idea di essersi impegnati troppo duramente nel tentativo di soprendere i giocatori. A questo proposito, la ERS G-Studio ci presenta Pathfinders: Lost at Sea, un’altra avventura del genere Oggetto Nascosto che ti vede accompagnare un brillante professore mentre esplora una strana isola, improvvisamente apparsa nell’Oceano Atlantico. Tanto per cominciare si tratta di un gioco, strettissimamente legato alle classiche meccaniche del genere, che offre le solite liste di oggetti da cercare mentre ti sposti da una location all’altra. Possiamo affermare che, ancorché Pathfinders: Lost at Sea si posizioni tra i titoli meno difficili, rimane comunque pienamente godibile. Le grafiche, in particolar modo, sono perfette, e gli oggetti sono di norma piuttosto inerenti alla trama. E’ molto positivo il fatto che gli elementi da trovare siano di ragionevoli dimensioni e intelligentemente sparsi per le location. Anche se i mini-giochi sono abbastanza classici, gli sviluppatori sono riusciti a intrecciarli scaltramente con le varie vicende del gioco. Non esiste cronometro, e anche i troppi clic sbagliati vengono penalizzati solo con un breve “freeze” del cursore. il gioco offre un buon valore di ripetizione, in quanto alcuni oggetti cambiano di posizione tra una partita e l’altra. ci sono tuttavia alcuni elementi davvero piccoli, che rendono davvero impegnativo il completamento della ricerca senza utilizzare i suggerimenti. Fortunatamente, anche se la “ricarica” è piuttosto lenta, il sistema di aiuti, illimitati, funziona egregiamente. Concludendo, possiamo affermare che Pathfinders: Lost at Sea non sia uno dei giochi più difficili e impegnativi che ci siamo trovati di fronte; tuttavia, si tratta di un prodotto molto ben realizzato nel quale gli sviluppatori hanno cercato di inserire anche argomenti di riflessione in ogni suo aspetto. La qualità generale è pertanto ben sopra la media…provate, per convincervene!